La porta è davanti a me.
3 metri di altezza, sembra l'ingresso di un tempio. O dell'inferno.
Sfilo il caricatore vuoto, riarmo e butto giù la porta con un calcio.
C'è solo Freddy nella stanza, seduto dietro la sua scrivania.
"Benvenuto Maximilian"
Il suo tono mi infastidisce. Non ha più quella spocchiosa sicurezza che ho sempre sognato di prendere a calci. C'è quasi ansia nella sua voce. Quasi come mi stesse aspettando, da molto.
"Io non direi, Freddy"
Girano molte leggende su Freddy, alcune false, la maggior parte vere.
Una di queste è che la sua stanza è divisa a metà da una parete di vetro blindato, e che c'è un'uscita di sicurezza dalla parte non accessibile della stanza. Purtroppo per me, è una di quelle vere.
"Non esistono vetri anti-proiettile Freddy, soprattutto non per i full metal jacket dei tuoi uomini."
"Già, ma esistono vetri che resistono per un paio di minuti al munizionamento più pesante. Un tempo sufficiente per essere dall'altra parte della città, per me. Ma d'altronde, non sei venuto qui per uccidermi Max, lo sappiamo entrambi. Tu sei il figlio di Sean Blade, e vuoi sapere perchè 24 anni fa' lo uccisi. Vuoi sapere perchè, 24 anni fa', uccisi MIO padre."
Mi ci vuole una notevole dose di forza di volontà per non perdere la presa del fucile. Il bastardo vuol fregarmi, non devo lasciargli fare questi giochetti.
"Freddy il crack t'ha fottuto il cervello o vuoi solo prendermi per il culo?"
"Puoi continuare a mostrare sicurezza Max, ma è così. Quando quel bastardo arrivò non riusciva a trovare lavoro e quando io nacqui convinse mia madre a darmi in affidamento. Anche lei è morta. Passando dall'orfanotrofio al riformatorio e poi al carcere, sono riuscito a tessere una rete di amicizie che nel giro di pochi anni mi ha portato a diventare il boss che ora sono. Uccidere le suore e rubargli gli schedari è stata la prima cosa che ho fatto. Quell'azione non aveva senso agli occhi della malavita, per questo mi chiamarono "il pazzo". "
"Suona possibile"
"Suona possibile? È tutto quello che hai da dirmi?"
"Freddy, hai ucciso due persone per il semplice fatto che non potevano mantenerti, e molte altre per meno ancora. La parola fine sta per essere scritta sulla tua esistenza. Cosa vuoi che ti dica?"
"Non puoi uccidermi Max, sono in una cassaforte."
"Mi tocca smentirti di nuovo Freddy."
Mi scopro il petto.
"Questo è un detonatore impostato sul mio battito cardiaco. Se io muoio, lui manda il segnale. Inutile dirti che mentre salivo fin qui ho seminato qua e là mine al plastico radiocomandate. E un paio me ne sono rimaste in tasca. Non mi sembrava bello morire senza portarmi all'inferno tutto il Manicomio."
"M-Max, ascolta... Quando mi hai chiamato io non sono scappato, perchè volevo proporti un accordo. La città si sta espandendo, io non posso più farcela da solo a gestire tutto. Se non ti ho ucciso fino ad adesso è solo perchè volevo vedere quanto valessi, e ora sono sicuro che tu sei pronto. Unisciti a me, inutile dirti tutti i vantaggi della mia offerta. Due persone spietate come noi possono tenere in pugno questa manica di bifolchi anche saltellando su una gamba con le mani legate dietro la schiena. Max, ti sto offrendo una nuova vita, con la tua famiglia."
Per la prima volta, dall'inizio di questa storia sorrido di gusto.
Impugno la mia pistola e me la punto alla testa.
"Ci vediamo all'inferno Freddy."
FINE
giovedì 7 agosto 2008
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3 commenti:
un commento lo aggiungo io... niente lieto fine mi piace.....ma la storia del fratello si poteva sviscerare meglio.... troppo frettolosa... cmq bravi!
Hai tutta la ragione del mondo.
Ma scrivevo pensando a due mail che dovevo scrivere dopo. Pessima idea, tant'è che neanche le mail hanno sortito l'effetto sperato.
Comunque il finale sicuramente sarà una delle parti che rimaneggeremo di più...
............................................................................................................ ecco sono rimasta un po' male.. mi aspettavo ( soprattutto considerando il capitolo precedente) qualcosa di.., ecco più splatter-uccidi tutti..ma devo dire che proprio per la sua incisività, ed originalità e per il fatto che nn me lo aspettavo, è veramente bello... bravi. ilaria
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