venerdì 9 maggio 2008

Capitolo 5.2 Bluff

"Di' un po': per dove era diretto il carico?"
"Per l'isola di Corto Maltese"
"Sai Taglietto, un po' ti stimo: non conosco tante persone disposte a scherzare con un arma automatica puntata in mezzo agli occhi..."
"Africa! Dove vuoi che fossero diretti!"
"Più precisamente?"
"... Nigeria... noi gli diamo le armi per combattere i guerriglieri del Mend e loro nascondo questi rifiuti in qualche buco laggiù..."
"Mi pare equo... era quasi meglio quando bastavano delle collanine di vetro..."

"Bene, siamo abbastanza vicini: passami la radio."
"Ma che cazzo speri di ottenere, è una follia!"
"Mettiti sulla frequenza dei guardiacostieri, io penso al resto"

"Qui è Gene Jagger, dalla Michel VI, ascoltate bene perchè non lo ripeterò: siamo una nave che stava trasportando illegalmente scorie nucleari in africa. Abbiamo cambiato idea. Tra 24 ore esatte faremo schiantare la nave contro il porto della città. Non vogliamo niente, non è un ricatto, non c'è niente che potete fare per evitare il disastro: tra 24 ore la nave si schianterà sulla città contaminando per diversi chilometri tutta la zona; avete 24 ore per far evacuare tutti i cittadini. Se mandate un elicottero potrete inquadrare i cargo pieni di rifiuti tossici, affinchè anche i più scettici tra voi capiscano che non stiamo scherzando. Inoltrate la notizia al sindaco e mobilitate tutte le forze armate. Non potete affondarci: siamo troppo vicini il porto, il disastro avverrebbe ugualmente. Sfollate la città e nessuno si farà male. Tra un'ora riaprirò il collegamento radio. Passo e chiudo."

"Sei un fottuto pazzo, Jagger"
"Mi chiamo Blade, e questo è niente Taglietto."
Prendo il cellulare di Mastell e trovo in rubrica il numero di Freddy.
Da quanto sognavo di farlo.
"... pronto?"
"Ciao Freddy"
Silenzio dall'altra parte del capo.
"Sono Max Blade"
"Brutto figlio di puttana, sei tu che hai ucciso Mastell??"
"Oh no, Mastell si è suicidato. Qualcuno aveva messo una granata a pressione sotto il suo telefono e lui ha avuto la pessima idea di telefonare proprio in quel momento... eppure l'avevo avvertito..."
"Poche chiacchiere: che cazzo vuoi?"
"Accendi la tv e... sorridi Freddy"

2 commenti:

Ivan Fedorovic ha detto...

in attesa di marco..cmq il pezzo mi ricorda tanto un libro di clive cussler...anche se lì l'ambientazione era nel Mali....

Anonimo ha detto...

era un po' che non venivo qui e devo dire che... non siete andati molto avanti!!!!
hehehe
comunque la storia mi prende è molto molto carina.. anche se sarebbe l'ora di smetterla con tutto questo sangue!!
ha dimenticavo che la storia è un noir-splater-ulteriormente sanguinolento... in considerazione di ciò direi che è ben fatta! hehehe
Luigi molto carina anche la citazione storica sulle perline di vetro...
un bacio Ilaria