martedì 16 ottobre 2007

Capitolo 3.2 Il Manicomio

Il sedile della Ill Niño mi accarezza dolcemente nell'inerzia dell'accelerazione. Spingere la leva del cambio è palpare la gamba di una bella donna, la vibrazione dell'asse i suoi fremiti, la benzina nel carburatore la mia eiaculazione, il motore che entra in coppia il suo orgasmo ululato.
Ma non è il momento di gustarsi i piccoli piaceri della strada.
È tempo di caccia.

Arrivo al Manicomio.
Ogni volta che mi fermo qui davanti un brivido mi percorre tutto il corpo. Nel cuore della città il suo cancro più grande: un edificio tirato su con ossa per mattoni e sangue e droga come calce. È qui che finirà tutto, le macerie di questo edificio saranno la mia lapide, presto o tardi. Di tutto questo non resterà in piedi neppure un pilastro, l'ho giurato.
"Il Manicomio", come lo soprannominano in città, la roccaforte del pazzo, il castello di Freddy.
Ho passato mesi a studiare un piano di attacco, ma lì dentro c'è un esercito. Non c'è possibilità nè di entrare nè di uscire. Freddy è sempre barricato dietro vetri blindati, e quando esce è insieme ad altre 4 finte auto con i vetri scuri e una scorta da fare invidia al papa. A meno di fare una strage, è intoccabile. E una regola che mi sono sempre imposto in questa guerra è: niente innocenti.
Sapete com'è, è una cosa personale.

Mi aspetta una lunga attesa. Trovai parcheggio in modo da vedere l'uscita e accesi la radio:
...e gli Hawks battono i Sunset di due misure, ma passiamo alla politica...
...ed erano i Last Tears col loro ultimo successo...
...l'anticiclone si fa attendere anche quest'anno perciò il brutto tempo...
...Sunday bloody sunday..
Ecco, rimaniamo in tema.

... Non posso crederci. Gente della triade che esce dal palazzo di Freddy.
Devo seguirli. Se Freddy si barrica in casa, alcuni dei suoi generali invece preferiscono spostarsi continuamente. Anni prima Chang Pei era riuscito nell'impossibile, aveva riunito le dodici famiglie delle triadi. Un atto coraggioso, con tutti quelli che ci guadagnavano dalla situazione di lotta perenne. Si dice di Pei che non resti mai per più di due ore nello stesso posto e che non dorma mai due notti nello stesso letto. Ma se gente della triade viene fin qui a parlare con Freddy, è a Pei che andranno a riferire.
Rimetto in moto, ho sbagliato a non uscire con l'utilitaria, la Ill Niño è molto più vistosa, ma non sospettavo di finire la serata con un pedinamento. Meglio mettere un paio di macchine tra me e loro, e usare un po' più d'attenzione del solito.
Ci passo davanti, e saluto il Manicomio.
Per il momento.

9 commenti:

Luigi l'appeso ha detto...

Bro se fossimo la stessa persona ora sareimmo autoreferenzialie anche me.
E' un po' difficile parlare alla prima persona singolare e plurale insieme.

Ho scritto poco per farmi perdonare, e perchè m'ha levato tutta l'ispirazione sapere una cosa che non vi dico, se no toglie l'ispirazione anche a voi.

Anonimo ha detto...

vogliamo sapere che cosa ti ha tolto l'ispirazione!!! altrimenti nn leggiamo più il vostro "attentato di romanzo".

Luigi l'appeso ha detto...

...

è un po' una cosa lunga, senza i presupposti sembra una cazzata...

insomma, Melissa P. sta scrivendo una "grafic novel".
Che sarebbe un fumetto, se non si vuole fare i fighi.
Il problema è che non è facile scrivere un fumetto, invece un sacco di gente si sta mettendo a fare fumetti senza avere la più pallida idea di cosa voglia dire "sceneggiare". Non è come un libro, (cosa in cui si è dimostrata ampiamente incapace), è una cosa molto più difficile fare un fumetto. E già in italia la media dei fumetti è abbastanza bassa e quello dei fumetti è un media considerato "da bambini", poi si mettono a farlo anche chi non ha proprio cognizione di causa, allora il risultato sarà sicuramente un abominio, che non farà altro che buttare ancora di più merda su quello che è invece uno dei media che, se fatto come si deve, ha davvero una potenza espressiva notevole.
Non è come per i romanzi, che se uno scrive una cosa brutta pace. I fumetti sono già pochi, se ne esce uno brutto si getta subito merda su tutto il genere.

E questo mi riempie di tristezza, perchè ci spero sempre che torni un "Ken Parker", un Hugo Pratt, un Magnus, etc etc etc...

Luigi l'appeso ha detto...

ehm...
Ma chi è l'anonimo a cui ho risposto?
E perchè usa il plurale maiestatis?

E soprattutto, che cazzo di detective siamo?

neuromancer85 ha detto...

una cosa mi è certa... non sono io :D
(a meno che non ho cominciato a fare le cose senza ricordare poi che cosa ho fatto... :S )

Luigi l'appeso ha detto...

E cmq, Antò, hai visto che ti perdi a non guidare?
T'ho pensato mentre lo scrivevo. Soprattutto sulla parte del carburatore.

neuromancer85 ha detto...

Ehi raga... scusate l'off-topic (beh quasi off-topic...) ma ho trovao un articolo che potrebbe interessarvi... dateci un'occhiata :)

http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/scienza_e_tecnologia/libri-web/libri-web/libri-web.html

Luigi l'appeso ha detto...

Grazie per la segnalazione.

(Non ci vuole molto a vendere più dell'america, lì persino i fumetti hanno delle vendite irrisorie se confrontate ai nostri (Tex: 300k a mese, lì forse tutti insieme fanno quei numeri), e in italia abbiamo il fenomeno dei libri in edicola che pure quello vende tantissimo, ma la gente non li legge)

Cmq il nostro è un passatempo, non abbiamo mai avuto la vocazione della pubblicazione, tant'è che non ci siamo imposti NESSUN limite alla scrittura. Magari nel prossimo post si scopre che Blade sono io che sono schizzofrenico e mentre sono Blade trovo il blog e mi domando come faccia quello che scrive a sapere tutte ste cose, poi investigo e scopro che sono schizzofrenico. Insomma, è una cosa per divertirci questa, nessuna pretesa editoriale :D
Addirittura cercare il nuovo Eco sui blog mi sembra di esagerare, la media dei blog italiani è abbastanza (molto) bassa. Anche se ce ne sono di fenomenali (Arkangel, la prima che mi viene in mente).
Però è bella l'idea, credo che ti fanno leggere un po' "in chiaro" del libro, così uno decide se comprarlo o no, piuttosto che come si fa in libreria dove si acquista un po' "alla cieca". Lì davvero vende il libro accattivante, non com'è col sistema classico dove vende solo il nome. Anche per questo è difficilissimo essere pubblicati, perchè chi cazzo se lo compra un libro scritto da MisterX, aevoglia a fare la polvere sugli scaffali...

Oh, scherzavo col fatto della schizzofrenia, eh!

Marco è morto. Non mi risponde nemmanco alle mail!

Luigi l'appeso ha detto...

Ah, ma gli anonimi pluralisti di prima si sono persi tra il TCP e l'UDP?