Un messaggio al dipartimento di Bauer dal cellulare di Mastell dovrebbe essere sufficiente a far evacuare lo Sheraton sotto la minaccia di qualche altra esplosione, e dovrebbe essere anche piuttosto credibile.
"Ufficio del tenente Bauer, mi dica..."
"Chiamo per conto dell'onorevole Mastell, controlli pure il numero, volevamo segnalarle che abbiamo motivo di credere che lo Sheraton sia minato e l'onorevole teme per l'incolumità dei suoi concittadini dopo quanto accaduto poco fa."
"Il, numero corrisponde, in effetti il tenente è fuori, mi occuperò personalmente di inoltrare l'allarme allo Sheraton, ringrazi l'onorevole."
"Arrivederci."
E grazie.
Khodorkowski non lascerà l'albergo, così come tutti i personaggi di una certa importanza, finchè non avrà certezza della realtà della minaccia... ma agli artificieri serviranno almeno tre ore per setacciare lo Sheraton. Me le farò bastare.
Tiro fuori la divisa dal bagagliaio, aveva ragione Moe quando mi disse che un giorno sarei stato costretto a rimetterla, ma non per i motivi previsti...
Arrivo allo Sheraton e passo indisturbato dall'ingresso posteriore, uno sbirro in più con i gradi di sergente non desta grandi sospetti, se solo potessero vedere che la pistola non è esattamente quella di ordinanza forse avrebbero qualche esitazione, ma del resto il dubbio è soltanto il massimo segno dell'intelligenza.
Mi dirigo alla 354, mentre i lampadari di cristallo mi ricordano quale dovrebbe essere la luce del giorno, anche in una città che muore, perchè almeno il Creato fu creato per tutti. Cammino tra i corridoi bianchi incorniciati in lamine d'oro, su tappeti rossi e superando carrellini delle consegne in camera abbandonati nei corridoi, con gli champagne ormai non più freddi lasciati lì in solitudine.
Divento quasi triste quando vedo queste scene.
La 354 sarà sorvegliata di sicuro, ma come dicevo io non ho con me l'arma di ordinanza. Queste automatiche inserite nelle maniche del cappotto da poliziotto hanno un puntatore a infrarossi e un piccolo mirino telescopico, e poi ho scoperto che a volte anche il silenziatore ha la sua utilità.
Se le mie previsioni continuano a darmi ragione in questo modo credo che sia venuta l'ora per andare a scommettere all'ippodromo. Solo due guardie del corpo all'ingresso. Mi avvicino.
"Sergente Ford, Harrison Ford. Dovrei eseguire un sopralluogo preventivo in tutte le camere rimaste occupate."
"Dovrà lasciare l'arma di ordinanza a noi sergente, poi vedremo se il signor Khodorkowski può riceverla. Confidiamo che lei capisca."
"Certo. Intanto potreste avvisarlo per velocizzare l'operazione? Mi mancano sette camere e vorrei andarmene a casa, per lo stipendio che prendo, sapete?"
Aveva ragione Pei: sono fottutamente teatrale.
"Il signor Khodorkowski può riceverla."
Lascio tutta la cintura al tipo sulla destra, mentre quello sulla sinistra apre la porta...
Incrocio le braccia per premere i grilletti, i puntini degli infrarossi sono sulle loro tempie come due coccinelle estive, premo due volte... Buco le loro teste da parte a parte ed entro.
Dorin Khodorkowski è seduto su un divano a sorseggiare whisky e a vedere la tv... Provo quasi pietà.
"Ciao Dorin, sono Maximilian Blade, sono quì per sradicare la piaga della tua esistenza dalla terra."
Si gira e fa per emettere un richiamo, ma alla vista delle armi capisce che nessuno correrà ad aiutarlo, quindi si ricompone e parla.
"Blade, Blade... sapevo che saresti arrivato. Sai i tuoi sogni sono difficili da realizzare, uccidendo me non cancellerai l'ingiustizia dal mondo."
"Costruire castelli in aria non costa nulla: il difficile è buttarli giù. E il mio ti assicuro che è molto resistente. Quindi ora tu mi dirai da dove e quando partiranno i prossimi carichi di armi e rifiuti tossici e dove invece arriverà il prossimo carico di droga e anche chi ci sarà ad aspettarlo. Altrimenti... Be' altrimenti saluterai lo Sheraton per sempre... e i soldi non ti compreranno un'altra vita."
"Cosa ci guadagno Blade? Mi ammazzeresti comunque, i tuoi occhi parlano più di te."
"Si ma moriresti più in fretta e con la coscienza meno sporca magari, e poi chissà, potrei anche avere pietà."
...
Due minuti di silenzio...
Alzo le pistole e gliele punto in faccia, avvicino gli indici ai grilletti...
"OK, cazzo! OK... Al molo sette arriva la droga sulla Orient Star domani sera alle 18:00, ci sarà quell'idiota di Freddy il pazzo ad aspettare credo... le armi e i rifiuti per l'Africa partono dal molo otto, con la Pequod alle 22:00. Scomparirò Blade, lo giuro, ho abbastanza denaro sui conti alle Cayman per ritirarmi."
"Verso del whisky per due, intanto ci penso..."
Gli porgo un bicchiere.
"Alla tua salute Dorin, oggi sarà il tuo giorno fortunato, se mi lasci l'accesso ai documenti che mi permetteranno di mandare in galera il nostro vice-presidente senza coinvolgerti troppo."
Tira via una chiave appesa al collo.
"Una cassetta di sicurezza alla Chase Manhattan, è tutto lì. Grazie Blade."
Mi giro e me ne vado.
Sono quasi dispiaciuto di avergli versato tutto quel cianuro nel bicchiere.
venerdì 8 febbraio 2008
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4 commenti:
Eheh, quanto tempo libero, eh Bro? :D
E mo che ci faccio col vice-presidente!!
Mah, qualcosa mi inventerò...
Tu ti sei sfogato poco con Kodocazzi però, non eri represso come me.. :D
Eh bro, mannaggia al tempo libero...
Into this house we're born
Into this world we're thrown
Ma la Chase Manhattan non è fallita?
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