domenica 16 settembre 2007

Capitolo 1 - Cara

Ore: 21:35.
Luogo: stazione ferroviaria della città fredda.
Motivo: un lavoro fin troppo facile.
Pioveva una pioggia pesante e sporca mentre accompagnavo la mia cliente al suo binario e, senza saperlo, incontro alla morte.
Un altro cadavere sulla mia già pesante coscienza.
Ma andiamo con ordine.

Qualche giorno fa, una brunetta un po' troppo spaventata è piombata nel mio ufficio e senza troppi giri di parole mi ha offerto 1000 pezzi per essere nascosta qualche giorno e scortata fino all'aereoporto. Diceva che aveva pestato i piedi alla gente sbagliata, e questi la stavano cercando. Aveva dei begli occhi neri, la carnagione scura, e quell'aria stanca e un po' sciupata delle prostitute: probabilmente aveva nascosto qualche spicciolo dalla percentuale del suo magnaccia, ma l'avevano beccata e ora stava cercando di scappare.
"Signorina..."
"Cara Barol"
"Signorina Cara, sa', ora mi trovo in una situazione delicata"
"Cosa vuole dire?"
"Voglio dire che, anche se lei ha accuratamente evitato l'argomento, devo sapere da chi la devo proteggere, per valutare la pericolosità del suo nemico"
Abbassò lo sguardo, ci pensò un attimo e mi disse:
"Le basta sapere che è gente pericolosa, e che sono in molti. D'altronde se sono venuta da lei e non sono andata dalla polizia è perchè sono in una situazione molto delicata. E la sua discrezione è pagata."
"E' sicura che non l'hanno seguita fin qui?"
"No, oramai si saranno accorti della mia assenza e avranno mandato i loro uomini a cercarmi sulle strade che portano fuori, all'aereoporto e alle stazioni, ma non mi hanno seguita, non sono una sprovveduta".
Ma era maledettamente avara di dettagli.
"Va bene, allora non perdiamo altro tempo".
Andammo nel garage, la feci sdraiare sul sedile di dietro, la nascosi sotto una coperta, e partii.
Il cielo era scuro come se l'avessero pestato, e l'aria era intrisa di umidità. Guardai il barometro che avevo sul cruscotto, ma la pressione era ancora alta, non avrebbe piovuto nelle prossime ore. Girai un po' per la città: passai per Chinatown, sempre brulicante di attività ad ogni ora, i quartieri residenziali dei poveri, dove ti rubano la casa se non c'è sempre qualcuno armato dentro, il porto, con i suoi cargo pieni di merce scadente affianco alle navi da crociera extra-lusso, fino a salire per le colline, nei quartieri dei ricchi, dove la strada è più sgombra dal traffico.
Era vero, nessuno mi seguiva.

6 commenti:

Luigi l'appeso ha detto...

Troppo striminzito cazzo.
Se vuoi mi concentro solo sulla prima parte e faccio scrivere a te la seconda. Potresti cambiarla eventualmente.

Luigi l'appeso ha detto...

Commenta qualcosa però, così capisco che ne pensi fino ad adesso, ora che siamo all'inizio se c'è qualcosa che non quadra tanto o qualcosa che potrebbe portare a sviluppi molto più belli, possiamo cambiarla. Fammi sapere.

Luigi l'appeso ha detto...

Ad esempio mi sta creando un sacco di problemi il presente indicativo.
Non mi ricordo perchè cambiai tutto il passato in presente. Tipo volevo far sembrare che fosse il protagonista a raccontare a qualcuno e poi da metà libro si capiva che era il protagonista che stava raccontando e iniziavo la narrazione dell'autore, però così come sto facendo non mi sta dando un cazzo soddisfazione. Tu che dici?

Luigi l'appeso ha detto...

Bro quando lo leggi commenta che poi lo cambio, con questa storiella ci facciamo tutto il primo capitolo, è davvero troppo striminzita così.

Io sono il capostipite dei Baggins ha detto...

Ok, secondo me va abbastanza bene, nell'incipit cambierei motivazione con motivo, e farei o una digressione del nostro eroe sui treni o una piccola descrizione della stazione, o della città fredda. Tu che dici? Magari io faccio quella sui treni e tu la città fredda o la stazione e poi decidiamo che usare. Dimmi un po' tu.
Per il presente, per ora sembra performare, anche se non soddisfa magari. Almeno non ci leghiamo le mani all'inizio con una terza persona e il passato remoto.
A meno che non inseriamo subito il tale a cui questa storia viene raccontata tipo in Baudolino, con un Niceta che magari interviene ogni tanto.
Ma io direi che così può andare...

Luigi l'appeso ha detto...

Ok, io il primo libro l'avevo scritto tutto al passato, ma la prima persona non viene un gran chè al passato.

Eh, immaginavo una cosa tipo baudolino all'inizio, col passato, poi si scopre che federico non era morto allora si inizia il presente con lui stilita etc. etc.
Se a te non sdubbia continuiamo così.

"Motivo: Lavoro."
non mi piaceva molto, l'avevo fatto così poi ho cambiato. Due parole di tre sillabe con i due punti creano una brutta simmetria, non mi convince. Provo altre soluzioni.

E proprio quello che dicevo, è striminzita, ci vuole qualche digressione, si possono scrivere quattro post con lo stesso materiale che ho scritto oggi.
Ora comincio, non so fino a dove faccio, poi vedi un po' tu.
Ad maiora