domenica 23 settembre 2007

Capitolo 2.2 Un po' più giù

Inutile. Ho bisogno di un po' di tiro al bersaglio per prendere sonno.
Prendo in spalla il mio Winchester 70 Stealth, un pacco di 51mm, e salgo in macchina.

Il porto della città fredda è il principale posto di smistamento dell'eroina di Freddy il pazzo. Funziona così: ragazzini che devono mantenere la loro famiglia, o in astinenza, vengono convinti a stare lì tra i capannoni sulla via del porto ad aspettare i tossici, con qualche bustina di ero. Intanto per strada, nascosto in una macchina, il luogotenente tiene il grosso della droga. Quando i ragazzini la finiscono, gli portano i soldi, e ne prendono altra. Così i luogotenenti non si espongono e sono sempre pronti a scappare, ai ragazzini non si da troppa roba in mano e comunque, se beccano un ragazzino, sanno che quello non parlerà mai, altrimenti gli stuprano le sorelle e gli impiccano la madre.
Ma, se si conosce come funziona, nessun sistema è perfetto. Di tanto in tanto, vengo qui la notte, a ricordare a questi bastardi, che possono anche mandare i loro tredicenni in giro, ma questo, non significa “sicurezza”. Parcheggio un po' lontano, ma la notte mi è amica in questi casi. Trovo un punto non troppo scoperto e mi ci arrampico. Il posto è l'ideale per lo spaccio, ma anche per le imboscate.
Ecco un ragazzino che sta uscendo sulla strada, ha finito le dosi. Aspetto, intanto tiro l'otturatore e lo blocco in apertura. Metto il colpo nella camera di cartuccia, ritiro il carrello per mandare in chiusura l'otturatore e dò un colpetto sulla leva oace, per stabilizzare per bene il colpo in canna.
Il ragazzino è arrivato alla macchina. Tiro su la diottra, e valuto le distanze: saranno 400 metri. Allineo l'innesto a coda di rondine alla tacca di mira, ed ecco che esce il luogotenente. Che bella giacca.

Centro degli occhi: se faccio fuoco ora gli riduco la testa come un'arachide nello schiaccianoci.
Un po' più giù.
Plesso solare: se faccio fuoco ora gli buco un polmone e rischia di sopravvivere troppo felicemente.
Un po' più giù.
Stomaco: se faccio fuoco ora difficilmente si salverà, ma morirà dissanguato tra atroci sofferenze.
Un po' più giù.
Perfetto.
Bang.

"Pronto, ospedale"
"Un'ambulanza in via Bob Robertson, c'è un ferito da arma da fuoco all'inguine"
"Il suo nome, prego?"
"...So che è una domanda di routine, ma potrebbe evitare di farmela, una volta tanto?"
"Vaffanculo"
La gente non apprezza mai la sincerità.

10 commenti:

Luigi l'appeso ha detto...

Ho buttato Sergio giù dal letto per avere una consulenza sul fucile e sulla procedura del ciclo funzionale. Però guardate che bel lavoro :D

Io sono il capostipite dei Baggins ha detto...

Non ho ancora letto nulla, ma il layout dell'intestazione va cambiato...

Luigi l'appeso ha detto...

Ah giusto : )
Testina che non sono altro

Io sono il capostipite dei Baggins ha detto...

Ora che ho letto posso anche perdonare la precedente disattenzione, però avrei inserito un dettaglio tipo sangue che schizza sul vetro... Mio Dio non sono così in genere, vero?

Luigi l'appeso ha detto...

Ahahah questo credevo che non sarebbe mai successo. Tu che aumenti lo splatter ad una cosa mia. Incredibile...

Io sono il capostipite dei Baggins ha detto...

Ultima cosa: sostituirei alla via del porto con il nome di una via...

Luigi l'appeso ha detto...

Ok, lo limo un po' e poi raggiungo anch'io il sospirato letto.

Io sono il capostipite dei Baggins ha detto...

Allora anche io mi accingo al sospirato letto dal quale si sospira a sua volta.

neuromancer85 ha detto...

Sergio docet et impera...

Questa è di certo la perla migliore del romanzo... Pompeo ti sei superato!

Luigi l'appeso ha detto...

Me l'ero quasi scordato Pompeo : )
Bon, non ti si vedeva più, credevo ti fossi già rotto di starci dietro : )
Dati gli apprezzamenti che avete sollevato io e il milanese abbiamo spremuto un po' le meningi per rimettere in pista la storia. Speriamo apprezzerete i prossimi sviluppi.