martedì 18 settembre 2007

Capitolo 1.2 - 10 giorni

Entrai dal garage, e feci scendere Cara dalla macchina.
Fece un'espressione stupita, ma potevo capirla: il garage era la mia palestra personale, con bersagli, armi, pesi e quant'altro.
Quando hai bisogno di non pensare, un sacco da pugilato aiuta non poco.
Salimmo di sopra e le mostrai il resto della casa.
"Puoi dormire qui, nella camera da letto, io dormo sul divano..."
Stava per dire qualcosa, ma probabilmente la stupì di più il vedere la camera da letto immacolata. Non dormivo lì da anni.
"Il bagno è qui di fianco, se vuoi fare una doccia, io intanto preparo qualcosa da mettere sotto i denti"
Le diedi un accappatoio e mi misi ai fornelli, ma prima, mi versai qualche dito di scotch: "dalla Scozia" diceva l'etichetta. Figuratevi.
Aprii il frigo e efferrai delle ali di pollo. Le ripulii della pelle e dalle ossa, tagliai il pollo a cubetti e lo cucinai in un po' di vino bianco e tabasco. Trovai delle salse da spalmare sul pane così ne misi qualche fetta a riscaldare nel forno, intanto condii un po' di verdure e feci soffriggere un po' di cipolla.
Certo, non sarà l'Hilton, ma a vivere da soli si imparano tante cose.
Cara uscì dalla doccia, si mise dei miei vestiti puliti e venne a tavola.
"Spero che la casa ti piaccia, perchè dovrai rimanerci per una decina di giorni"
"Ma il mio volo è tra sei giorni!"
"Appunto, devi disdirlo. Se non vuoi lasciare tracce lascia perdere gli aereoporti, basta fare una telefonata ben sceneggiata ad un centralino per avere informazioni. Dovrai prendere il treno."
Di nuovo quella faccia stupita.
"Accendi la televisione se vuoi, nella libreria lì di fianco ci sono un po' di giornali, qualche film e qualche libro"
"Va bene..."
"Sei sicura che dove andrai non potranno trovarti?"
"Si, vado da parenti che nessuno conosce"
Con qualche telefonata cambiai il biglietto dell'aereo in uno per il treno, uno di quelli senza prenotazione, utilizzabili a piacere, verso la stessa città.
"Max"
"Si?"
"Grazie"
Avevo proprio bisogno del sacco, se volevo mantenere un po' di professionalità.

20 commenti:

Luigi l'appeso ha detto...

Suona meglio "Qualche dito di scotch" ma credo si dica "Qualche dita"... o no?

neuromancer85 ha detto...

La mia modesta opinione:

(un dito di scotch) +
(due dita di scotch) =
------------------------
(qualche dito di scotch)

Ma non sono mai stato un gran che in matematica...

neuromancer85 ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Luigi l'appeso ha detto...

con qualche ci va il singolare, è vero... dio che visioni che mi vengono a volte...

neuromancer85 ha detto...

Ho visto che hai modificato il capitolo...
Perchè non avvertire chi lo ha già letto che è cambiato? Non chiedo un metodo di controllo delle revisioni tipo SVN ( ^_^ ), ma almeno mettere alla fine dei post l'ultima data di modifica?

Luigi l'appeso ha detto...

ho cambiato "dito" e forse solo una parola. Non saprei come fare settè, credevo che fosse registrata la data dell'ultimo edit, me l'hai fatto notare tu ora... il cazzo è che scrivo solo io e marco, quindi io so quando cambio i miei e me ne accorgo se li cambia marco, non l'avevo prevista la partecipazione dall'esterno... boh, magari ce lo scrivo sotto quando edito, sull'ultima linea, dai, faccio così. Se hai un'idea migliore dimmela.

Io sono il capostipite dei Baggins ha detto...

Merda bro, come potevo immaginare che Jung mi avrebbe copiato?
Che cazzo, ormai è proprio vero che tutto quello che c'era da scrivere è stato scritto, sai bene che non amo molto i freudiani, dovremo vedere di mandare una mail al signor Jung e fargli cambiare il suo libro.
Per i piedi neri, fanno parte della nazione sioux. Magari poi ci mettiamo un'altra storia in cui si mangiano il bisnonno.
Per lo scotch concordo con il qualche dito.
Comunque, dici che dovrò lavorare a cambiare la cosa dell'ombra?

Luigi l'appeso ha detto...

No, ma figurati che mi frega a me di Jung, è un tema usatissimo quello dell'ombra, pure i rat-man qualche numero fa erano incentrati su questo.
Bro era solo per dire, quello dell'ombra si può fare meglio, per questo te l'avevo riscritto un pochino, ma si può migliorare ancora, è una bella trovata.
Pure per i piedi neri, chiedevo per chiedere, va benissimo così.

Io sono il capostipite dei Baggins ha detto...

Tacchete, ho ricamato un po' la roba dell'ombra, magari è un tema che si può riproporre anche dopo.
La storia degli indiani ci penso ancora, intanto penserò a come continuare 10 giorni.
Se hai idee sugli indiani che non prevedano l'estrazione del cervello dalla testa del bisnonno fammi sapere.
Per 10 giorni, mi piace, molto professionale, solo una cosa "Avevo un po' di pollo che cucinai al vino bianco", lo cambierei con qualcosa di più figoso, oppure con una cosa veramente di merda; del tipo, o Max sa cucinare in modo bestiale o da bestia.

Anonimo ha detto...

Avete chiesto cattiveria e cattiveria avrete. Lo faccio, perchè Marco anche se si inkazza non me lo dice, anzi lui dice che non si inkazza mai - e la mia mission in life è proprio quella di riuscirci.
Allora, ho letto tutto in una volta sola, adesso, quindi non conosco i vari cambiamenti.

Vi dico un pò di cose:
-quella sorta di flashback delle ombre spezza il racconto, cioè, intendiamoci, è una cosa geniale, come dice Marco, è un tema che può essere riproposto anche dopo e in varie riprese sempre con qualcosa di nuovo, una sorta di racconto a puntate. Mi piace. Però, così come è adesso, mi rallenta la lettura. E questo è un male, perchè, così com'è, il racconto, mi cattura, ma io sono una che alla minima cosa storta si annoia e l'interesse per l'investigatore, per quanto sia forte, muore all'istante.

-avevo pensato anche io alla cosa degli indiani che si mangiano il nonno, ancora prima di leggere i vostri commenti. Non so cosa questo voglia dire, gli scrittori siete voi, quindi a voi la decisione: scelta banale o geniale?

- Gli investigatori privati che cucinano in modo bestiale penso non esistano, cioè almeno in tutti i film americani gli investigatori mangiano roba surgetata o, meglio, credo di averli sempre visti con le bacchette cinesi fra le mani, mentre trangugiavano qualche intruglio di soia o di riso da quei cestini strani.
Se invece, il vostro, è in controtendenza, dovrebbe fare qualcosa di fantastico. E il pollo con il vino bianco mi ricorda troppo l'Italia, anzi, credo sia l'unica cosa di tutto il racconto che mi ricorda l'Italia.

Per il resto la differenza tra i due scrittori si nota. Ma siete all'inizio, quindi potete sempre parlarne prima. Marco si complica la vita con le descrizioni -vedi il capitolo Ombre- e Luigi invece è troppo veloce.
Però io sono curiosa, quindi la velocità di Luigi mi va bene.

Continuerò a leggervi.

Chiara.

Luigi l'appeso ha detto...

Allor'

1)Ora l'ha allungata quella delle ombre. Prima era perfetta, c'erano solo un paio di ridondanze bruttine, niente di illeggibile. Dopo lo picchio io. (Bro, ti scrivo nei commenti di quello delle ombre, se no non si capisce niente...)

2) Sugli indiani io volevo solo sapere se mi ricordavo bene e i piedi neri erano cattivi!!! Poi c'ho messo un po' di gore, che se non faccio così m'annoio. Non scherziamo, è bellissima quella storiella!

3)E il Montale di Jean-Claude Izzo, che non solo cucina con gli stracazzi ma se li pesca pure lui i pesci?
Sa cucinare il nostro. Dici che è italiano il pollo al vino bianco? E se si faceva gli spaghetti? (come sono vigliacco) Ci ripenso va'.

4) Vedi, siccome io e Marco ci bacchettiamo alla perfezione mi è venuto in mente di scriverlo a due sta "cosa". Alla fine io bacchetto marco e lui bacchetta me. Appena legalizzano i dico è fatta.
E' vero che sono veloce, ma sono un po' di cose che uso che mi portano ad esserlo (passaggi dal discorso diretto all'indiretto senza intermezzi, stile asciutto senza subordinate, dialoghi e frasi brevi "ad effetto") cercherò di rallentare un pochino, hai ragione.

Se vuoi far arrabbiare Marco digli che è come Mimmo, e fai un po' il vocione come quello alto di Friends.


Ah, e comunque.. grazie per il tempo che ci perdi dietro : )

Luigi l'appeso ha detto...

Ultima ultima cosa: Sherlock Holmes conosce Goethe, Demian legge libri di haiku, Dylan Dog scrive con la penna d'oca cose belle e cita Dylan Thomas.
Insomma, pochi stereotipi, un detective ha studiato legge (quindi latino), psicologia (quindi filosofia), deve conoscere le lingue... è improbabile che sia così ignorante da non sapersi cucinare un polletto come si deve...

neuromancer85 ha detto...

"Se non vuoi lasciare tracce lascia perdere gli aereoporti, GLI basta fare una telefonata ben sceneggiata per risalire a te."

Chi è "GLI"? Io ci avrei letto meglio un "Se non vuoi lasciare tracce lascia perdere gli aereoporti, a CHIUNQUE basterebbe una telefonata ben sceneggiata per risalire a te."; o al limite "Se non vuoi lasciare tracce lascia perdere gli aereoporti, persino a MIMMO basterebbe fare una telefonata ben sceneggiata per risalire a te.".

Keep on the good work!

Luigi l'appeso ha detto...

Settè, il fatto che io e te conosciamo Kevin Mitnick e il social engineering non significa che lo conoscano tutti. No, chiunque non riuscirebbe a farsi dire giorno e ora del volo di una persona. Ci vuole la cazzimma per fare una cosa del genere, ci vuole l'arte dell'inganno.
GLI = I CATTIVI.

E poi, quante cazzo di volte te lo rileggi che ogni 3/4 ore mi posti una cosa diversa???
Prima ti sei accorto che avevo cambiato UNA PAROLA!
A momenti non m'ero accorto nemmeno io che l'avevo cambiata!!!

Bravo Settè.
Se a natale va tutto bene ti promuovo ad Ottobre.

Mimmo: "Eeeh... Ciao"
Centralinista: "Salve, mi dica"
M: "Eeeh volevo sapere se una ha prenotato un volo"
C: "Come scusi?"
M: "Ooooh, una ragazza, ha prenotato un volo?"
C: "... Chiii?"
M: "Ragazza! Femmina! Che è innamorata di me, sa"
C: "Scusi, mi può ripetere cosa vuole?"
M: "Oooh, ma quess' iè stoupd... Cara... ha prenotato un volo?"
C: "Cara? Chi è Cara?"
M: "Cara Barol... bella, bruna, con le tette... ha prenotato un volo?"
C: "Ma... sta scherzando??? Sono informazioni riservate queste!"
M: "Aaah... allora non me lo puoi dire?"
C: "No, mi spiace."
M: "Aaah... allora non me lo puoi dire?"
C: "No, mi spiace."
M: "Aaah... allora non me ..."

TU TU TU TU TU TU TU TU

Io sono il capostipite dei Baggins ha detto...

Io trovo che l'episodio di Mimmo sia fantastico, soprattutto in "Ragazza! Femmina! Che è innamorata di me, sa". Sublime. Ho commentato in ombre cose su ombre e ho ritoccato ombre, ooooh... ho ritoccato ombre...

neuromancer85 ha detto...

scusa Luì, ma quel "gli" mi suona proprio male:
da "http://it.wiktionary.org/wiki/gli"

"Pronome

1. a lui, ad esso (con il complemento di termine)
* É in difficoltà: gli darò una mano
2. a loro, ad esso
* Sono simpatiche. Gli andrà di fare amicizia?

Attenzione: questa forma è scorretta e viene usata solo nel linguaggio parlato. "

neuromancer85 ha detto...

"boh, magari ce lo scrivo sotto quando edito, sull'ultima linea, dai, faccio così. Se hai un'idea migliore dimmela."

Ho un'idea migliore: scrivete le modifiche in un commento, anche a grandi linee!
I commenti portano sempre data e ora di pubblicazione, e dal post si vede se qualcuno ne aggiunge uno nuovo!

Magari come intestazione di questi commenti ci potete mettere in grassetto qualcosa tipo "Riassunto modifiche" o chessò io...

**zzo mi piace proprio 'sto romazo!

Luigi l'appeso ha detto...

Settè, non è per fare il permaloso, lo sai che se sbaglio lo dico.
È il secondo caso, "a loro basta fare una telefonata", anche se scorretto nell'italiano di dante è usato nel parlato, e lì è discorso diretto. Cmq la cerco volentieri un'altra soluzione.

Ok, quando edito lascio un commento.

Byez

Anonimo ha detto...

Questa cosa è ancora più strana di quella di prima.
Premetto che nn sono una cuoca, anzi, ben contenta di nn saper fare nemmeno il caffè, mi è, cmq, risultata strana l'idea delle ali di pollo, senza pelle e soprattutto ossa, cioè resta il niente; ergo questo signore qua usa il forno per conservarci delle scatole piene di scarpe, come Carrie Bradshaw e i pensili della cucina come libreria, come faccio io.
L'idea del tabasco mi piace un sacco. Ecco il tabasco non mi sa di Italia e in quella che è la scena che ho immaginato io, leggendo, ci stà benissimo.

P.s. La cosa di Mimmo devo cercare di capirla. Mi rileggo i vostri post. Mah.

Luigi l'appeso ha detto...

tanto per...
http://italian.cri.cn/286/2007/08/29/123@89544.htm

Le ali di pollo sono più da intenditori perchè sono più noiose da pulire con tutti quei ciuffetti di peli gialli attaccati, ma più saporite.
(Il caffè a me esce cazzutamente bene)

La cosa di Mimmo la puoi capire solo se conosci Mimmo. E ti auguro non succeda mai.

Oppure puoi leggere "Il nuovo zibaldone priapico". Ma ora esageriamo.